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Archivi del mese: novembre 2007
L’esercito svizzero si esibisce a Lugano
Anche se con un po’ di ritardo… pubblico le foto e le emozioni raccolte in occasione dell’esibizione dell’esercito svizzero a Lugano… ebbene, era da più di 10 anni che non si svolgeva in terra elvetica una giornata del genere; in questi anni tra l’altro hanno anche avuto una riforma dell’esercito (molto differente dal nostro per composizione: la leva non finisce se non dopo i 40 anni, ogni 2 anni gli uomini sotto i 40 fanno qualche mese nell’esercito e hanno sempre le armi a casa!). Che dire: spettacolare! Non ero mai salito su un vero carro-armato o su un elicottero militare! Che dire poi degli “spettacoli”: prima abbiamo assistito ad una dimostrazione del reparto scorte in automobile… hanno fatto dei numeri da lasciarmi di merda, io che pensavo di saper “guidare”! Inversioni in retromarcia con l’auto del malvivente che vi cerca di speronare ad 1 metro nemmeno dal vostro cofano, frenate dai 190 km/h per fermarsi a pochi cm dal muso di un’altrettanto lanciata macchina in senso opposto, ecc… wow! Dopo aver sbavato su queste auto (Volvo, Audi, Mercedes) abbiamo preso il bus (gratis se muniti di apposito braccialetto, distribuito gratis… ancora mi chiedo il senso di questo “passaggio burocratico”)… siamo scesi ai padiglioni espositivi di Colza (sempre a Lugano, prima eravamo allo stadio, zona Cornaredo)… qui abbiamo visitato tutto il visitabile, siamo entrati ovunque, incastrandoci più di una volta nelgi strettissimi spazi interni dei carri armati… ci saremmo voluti incastrare volentieri anche in più accoglienti “anfratti” dotati di piacevoli accessori (2 gambe da paura, 2 bocce stratosferiche, 2 occhi… ok, basta, prima che la Fede mi senta! Però devo dirlo: a Lugano ce n’è veramente tanta!). Poi tutti al Lido per assistere all’esibizione in aria di 2 splendidi F-A 18 (un terzo era ormeggiato su una zattera nel lago!), la Patrouille Suisse (sempre bravi, ma le nostre Frecce li battono!), paracadutisti, barche in acqua, ecc… bello davvero! Un grazie speciale anche a Brizio, unico ad aver risposto positivamente all’invito! Unica pecca: siamo andati in auto… era una splendida giornata autunnale, perfetta per fare due sgasatine con la mia moto!
Detto questo concludo solo dicendo che non per questo sono guerrafondaio, anzi! Preferirei non ci fossero più ditte impegnate nella progettazione e costruzione di queste macchine da guerra, però è oggettivo il fatto che siano splendide macchine dal punto di vista ingegneristico, quindi in qualità di studente e appassionato di “macchine” in senso lato… beh, non potevo mancare! E comunque c’è stato un famoso militare che rispose a dei cittadini che criticavano gli airshow e il loro rumore: “questo è il piacevole suono della pace”!
Rimessa in opera di un bastoncino da trekking
Ebbene si, riesco a metter le mani anche su dei pur semplici bastoncini da trekking… quest’estate, nel mentre li utilizzava correttamente Domenico, uno dei bastoncini Ferrino GTA di cui l’avevo munito (ormai faccio anche servizio di affitto materiale tecnico..) ha ceduto… una volta smontato a casa, noto che uno degli espander ha ceduto… il suo compito sarebbe quello di bloccare tra loro le varie parti di cui è costituito il bastoncino (essendo telescopico)… dopo vari tentativi di aggiustarlo (con colle, martellate, ecc…) mi rendo conto che quella parte sia da sostituire integralmente. Dopo qualche mese, recentemente, provo a contattare via mail l’assistenza della ditta che ha prodotto questi bastoncini. Dopo pcohi giorni vengo contattato telefonicamente e vengo informato da una gentilissima signora che mi assicura la spedizione repentina del pezzo necessario, gratuitamente essendo in garanzia! La bellissima scoperta oggi: il corriere mi consegna uno scatolone con all’interno sia gli espander, non richiesti, sia un intero bastoncino (e non il singolo stelo inferiore come richiesto da me)… ottimo! Siccome quindi la coppia di bastoncini era già “salva”, decido di intervenire pesantemente sul bastoncino “malato”… se riesco ci guadagno un bastoncino, altrimenti torniamo come da principio e basta… Ebbene, il lavoro è riuscito! Ringrazierò ufficialmente la Ferrino, anche sulla stampa ufficiale del CAI: magari si comportassero tutti così i produttori! A breve acquisterò un singolo bastoncino (ovviamente Ferrino, per premiarli!) per completare la coppia… a quel punto avrò più bastoncini io che un ristorante cinese!
P.S.: la Fede se n’è comprata appena una coppia tutta sua!
Inizio a segare il bastoncino dalla parte dell’espander rotto, impossibile da estrarre…
Il bastoncino nella morsa:
Finalmente il pezzo “cede”… ho eliminato così la parte contenente l’espander rotto!
Si lima l’estremità segata del bastoncino per eliminare sbavature e irregolarità
Infilo l’espander nel bastoncino
L’espander infilato nella sede… a martellate!
A lavoro ultimato, il bastoncino “combact” ready!
Pubblicato in escursionismo
Varie “forme” per aumentare l’entropia
Si arricchisce ulteriormente il mio personalissimo museo di meccanica pratica… trovata per strada, vicino a casa, una pastiglia freno di qualche automobile o furgoncino… rispetto a quelle delle mountain bike è enorme e pesantissima! Avendo messo mano su parecchi impianti frenanti idraulici (Aprilia RX, Ducati Monster, MTB Magura Louise, MTB Magura Marta, Mazda 3) nel corso della mia vita da apprendista meccanico… beh, sono particolarmente sensibile all’argomento! Mi ha sempre affascinato un sistema, quello frenante, che a dispetto del pensiero dei più, risulta piuttosto semplice in relazione al lavoro per cui è pensato… insomma, si ottengono risultati strabilianti con pochi pezzi e pochi “concetti fisici”… naturalmente la differenza quindi la fanno i particolari, i piccoli accorgimenti… è forse quello che mi attira di più: voler/dover cercare di migliorare qualcosa che agli occhi di tutti o quasi sembra già al top! Stesso concetto ad esempio è applicabile ai motori (aeronautici e non): molti pensano sia quasi impossibile migliorarne il rendimento…
Non di solo sport vive l’uomo…
Ebbene si, è più di un mese che lavoro… tranquilli, non ho abbandonato i miei studi, semplicemente ho affiancato allo studio un’interessante e parecchio remunerativa attività extra-scolastica… o forse dovrei dire Ultra-scolastica, dato che, tenetevi forte… sono diventato un prof!!! Ho accettato di fare da supplente annuale, 10 ore alla settimana (mi avevano anche proposto la cattedra intera, 18 ore alla settimana, ma forse avrei così dovuto rinunciare a seguire le lezioni al Politecnico)… insegno Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale (per tutti è la materia D.P.O.I. visto il nome lunghissimo!)… in pratica un misto di disegno tecnico a mano, disegno al CAD, ma anche un po’ di tecnologie, sistemi meccanici, ecc…
Mi piace parecchio, però è molto impegnativo: spesso devo studiare cose mai viste nel mio corso di studi, per fortuna su argomenti a me cari quali la meccanica pratica, la progettazione, ecc… il casino più grosso è forse la mega-macchina burocratica che sta dietro all’istruzione pubblica… mi dovrò un po’ abituare… ovviamente al mio primo Consiglio di Classe sono stato scelto come segretario, ma era ovvio: essendo l’ultimo arrivato se ne approfittano un po’… se vogliamo è anche giusto… la parte bella deve ancora arrivare: lo stipendio!!! Non vedo l’ora di vedere nel mio conto corrente tutti quei soldi… ah, lì dureranno poco!
Cambiando argomento… facendo ordine sulla mia scrivania, che da quando ho iniziato a lavorare è diventata il deposito per i disegni dei miei studenti… ho trovato il biglietto per il mio compleanno della mia Fede… è troppo bello per non mostrarlo a tutti!
Biglietto della Fe:
Un’aula, ancora vuota prima dell’arrivo degli studenti
Aula CAD (per ora ci porto solo la 4a, ma dal secondo semestre anche la 3a)
Ex-palestra (luogo adibito ai colloqui docenti-genitori, già 2 mamme sono venute a conoscermi!)
La lavagna I finestroni (senza tende!) I brutti ma funzionali laboratori
Un’aula Il cortile a ricreazione
Un corridoio Lavori in corso per un parcheggio La casa dei miei nonni materni L’ITIS da lontano
Il mio registro personale
Un disegno assegnato come verifica in classe
Un’aula
Ciappi, Finale Ligure: giro in mtb e conferenza sul GPS
Bel giro (anche se un po’ troppo a piedi la salita, a causa del terreno impervio) e utile conferenza pre e post giro!
Un grazie enorme per l’ospitalità al CAI di Finale Ligure (ma quanta focaccia ho mangiato!)…
Partenza ore 6 da Bodio Lomnago con la Opel Signum di Franco… insieme a noi c’è anche Elio, con una nuova mitica reflex (Canon EOS 400, da me rinominata in suo onore ELIOS 400!!!)… lungo l’autostrada raggiungiamo Linda e Sergio (BMW 320d)… alle 8:30 siamo a Finalborgo, una graziosa zona di Finale Ligure (SV). Dopo un’inevitabile sosta in panetteria per comprare una focaccia alle cipolle ci fiondiamo in bici, carichi come dei muli di ammennicoli elettronici, verso la sede del CAI locale, dove ci aspettavano gli altri partecipanti all’evento… inizia la conferenza sul GPS, tenuta da Bracco, un preparatissimo mountain-biker del CAI Savona… Alle 11 ci si cambia e si parte per il giro in bici, molto, troppo tecnico (più in salita che in discesa)… Rientrati in sede, dopo una lauta merenda a base di focaccia, confrontiamo i dati registrati e chiaccheriamo ancora un po’ sul mitico giocattolino di cui tanto abbiamo bisogno (sto parlando del GPS, che cavolo stavate pensando!?)… Verso le 16:30 ripartiamo alla volta di Varese, assonnati, ma felici… Io ero sveglio dalle 5 e la sera prima ero andato a letto all’1 del mattino… 4 ore di sonno!
Ecco Sergio e Linda davanti a noi…
In piazza a Finalborgo, per la partenza del giro
Bel campanile…
Per un po’ si sale a spinta…
Mareeee!
Le falesie di Finale e dintorni sono famose…
Un partecipante si rompe la clavicola causa caduta… si chiama l’ambulanza
Entriamo nella bellissima sede CAI locale
Parcheggiamo i mezzi in un bel cortiletto
Ci si cambia all’interno della sede
Arrivano Marco e altri amici…
Tour dei Ponti Romani in mtb (Liguria)
Giornata spettacolare! Sveglia alle 5, sebbene fossi andato a dormire alle 24 passate… Ore 6:45 si parte da Gallarate, dopo aver compattato le auto e aver caricato le bici sul furgone di Franco, meccanico Ferrari! Dopo 2h 30 min circa arriviamo a Finale Ligure, più precisamente a Finalborgo, ridente paesino famoso per il suo bel centro storico… Dopo aver saccheggiato una panetteria (focacce a più non posso!), incontriamo le nostre guide per questo giro… Max e ad altri amici del CAI Novi Ligure… Il giro è favoloso, molto tecnico sia in salita che in discesa, ma panoramicissimo e divertentissimo (incredibile il tratto detto “Toboga”!)… Dopo il giro, pausa birretta in un bar, ancora all’aperto sebbene fosse Novembre! Mare, sole, una Ferrari 360 parcheggia vicino a noi… eh che è, il paradiso?!
Ecco il video:
Monte Bedea in MTB con il CAI Luino
Giornata, come sempre quando si è con il CAI, spettacolare! Siamo in più di 30 alla partenza, gente da ogni dove (un saluto speciale agli amici di Giussano!)… Il sole scalda, l’aria è frizzantina, il cielo terso… panorami splendidi, percorso al 90% nuovo per il sottoscritto… bello, tosto, in parte tecnico in discesa… Linda spacca la catena, il mio smagliacatena ancora una volta ci toglie d’impiccio… C’è anche Giacomino, figlio di Franco e Daniela: ci parlo e faccio amicizia… non finirò mai di ringraziarli per quello che hanno fatto e stanno facendo per la Fede… Ah, oggi non è venuta dato che il percorso non era propriamente semplicissimo! Ciliegina sulla torta di questa uscita è stata, come sempre in occasione delle uscite organizzate dal CAI Luino, la sosta in agriturismo… gambe sotto il tavolo, vinello (sia rosso che bianco), formaggi e salami di tutti i tipi… deliziosi! Praticamente abbiamo pranzato, tra l’altro gratis (tutto offerto dalla Comunità Montana locale)… wow! 32 km il giro, più 15 km di trasferimento in bici da casa mia alle grotte della Valganna, dove ho accettato un passaggio gentilmente offerto da Fabiano sulla sua comoda Frontera…
Monte San Giacomo in MTB con la Fe
Bellissimo giro, in compagnia di Franco ed un suo amico (scusatemi, ma non mi ricordo il nome… che sbadato!) e della Fe! 24,3 km, parecchie salite e discese, per il 90% su sterrato, bello davvero: non ero mai stato fino in cima al San Giacomo in bici… è il monte più alto del parco del Ticino! Questa volta non avevo con me il GPS, ma solo il contakm… quindi ci tornerò sicuramente per mappare tutto, val proprio la pena! Grandissima la Fe che sta imparando a velocità stratosferica… Siamo partiti dalla Rogorella, dove lei abitava fino a 5 anni fa: d’obbligo la visita alla casa, alla chiesa del battesimo, ecc…
Pubblicato in Bicicletta
Monte Legnone dalla Rasa
Gita breve ma intensa oggi… siccome la Fede aveva un appuntamento nel pomeriggio… gita in zona non troppo lunga… bella comunque! Io in cima non ci ero mai stato, conoscevo solo un tratto del percorso da noi affrontato in salita ed uno tratto di quello usato in discesa… eh si, perchè come spesso mi piace fare, abbiamo percorso un giro ad anello… siamo saliti da un versante e scesi dall’altro! Parcheggiata la moto alla Rasa, siamo partiti a piedi alla volta del passo Varrò (750 m c.a.). Da lì, tramite sentiero poco visibile, a volte praticamente assente, tra foglie secche e rami invasivi… siamo arrivati in cima… sdraiati sull’erba per mezz’ora abbiamo cercato invano di compattare meglio il terreno… è stato bello, anzi bellissimo! Grazie a dio è una cima poco nota e quindi per niente frequentata! Ma cambiamo argomento… dalla cima, molto panoramica, abbiamo poi ripreso il cammino sempre su sentiero poco battuto anche se sicuramente un po’ più visibile… dopo un po’ siamo finalmente giunti alla casa diroccata dove anni fa giunsi con le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) per guardare le stelle una notte di agosto… Da lì, siamo scesi, a questo punto su comodo sentiero e poi addirittura su strada in terra battuta fino all’asfalto, dove con 5 minuti di cammino siamo giurti alla moto! Bello davvero! Grazie Fe!
Pubblicato in escursionismo