Archivi del mese: Maggio 2010

Susten e falesia di Gorduno

Sesta uscita del corso di alpinismo, manovre su ghiacciaio del Susten, poco prima del Sustenpass e il giorno dopo arrampicata di aderenza sulle belle placche ai monti di Gorduno, sopra Bellinzona.

Arriviamo alle 7:45 all’imbocco della salita per il passo della Novena… alle 8:00 di oggi c’è l’apertura stagionale!

C’è la stampa che documenta l’evento… che spettacolo la val Bedretto, peccato per i cavi e tralicci dell’alta tensione

Passiamo di fianco a muri di neve

Eccoci al passo, ne faremo un altro all’andata (Grimsel pass) e un altro al ritorno (Furka pass)

il nostro alberghetto

il ghiacciaio del Susten

Prove di scivolata

Frenata con picozza

Simulazione di volo faccia a valle

Arrampicata su pendio ripido

Ci si divide in gruppi

Michela ed Alex

Camosci alpinisti?!

Revisione mono-ammortizzatore moto

Dopo anni di attese e ripensamenti, finalmente mi sono deciso e ho smontato e revisionato l’ammortizzatore della mia motina.
Già solo per tirarlo giù dalla moto è necessario smontare tantissime parti.

Comunque se tenuto bene non è così male: ha sia la regolazione dell’estensione (questa vitona a vista) che della compressione.

Adesivi allarmanti

Smonto la molla

Smonto il tappo con valvola per ripristinare la pressione di gas nella camera di espansione

Poi lo rimonto per poter staccare l’altro lato, con la regolazione della compressione

Ecco il diaframma che tiene separati gas e olio evitando l’emulsione.

Tubo flessibile che consente il passaggio di olio dal corpo dell’ammortizzatore al serbatoio esterno di espansione

Parapolvere sullo stelo

Sistema home-made per il riempimento di olio (7,5 w) evitando l’ingresso di bolle d’aria.

Ammortizzatore richiuso e rimontato, sembra funzionare, ma l’ho provato solo fino a casa della Fede, ancora poco per poter dire di aver fatto un buon lavoro!

Rocca Sbarua: via Cinquetti

Qui una relazione della via. Qui un’altra e un’altra ancora.
Bella e divertente, anche se comunque per me già abbastanza impegnativa.

Primo tiro

La seconda cordata CAI Varese impegnata sulla stessa via.

Il sottoscritto assicura Alessandro che sale da primo.

Prima sosta

Lele, capocordata di Michela e Elisabetta

Si prosegue

Volendo ce n’è per tutti i gusti!

A noi basta questo…

Lele in sosta

Alessandro continua la progressione

Simpatico tettino con albero (passato, ma che fatica!)

Tra un tiro e l’altro si ride e si scherza

Finalmente in cima alla via Cinquetti (max 5b)

Alla Rocca Sbarua ci sono più di 200 vie!

Ultimo tiro per la cordata che si segue

E’ uno dei due tiri a 5b

Ci si deve incastrare in un diedro

Weekend di allenamenti

Sabato in compagnia di Daniela ho arrampicato 3 vie + 1/2 a Sangiano: Aurora (5b), Lo Spigolo, La Slavina e metà di Fuga da Buoux. Putroppo non c’era molta scelta a causa della roccia bagnata. In molti appigli si trovava il fango e avere le mani bagnate non è affatto ideale per arrampicare! Ottimo allenamento in vista della prossima domenica a Rocca Sbarua con il corso di alpinismo.
Domenica mattina invece rapida uscita in mtb con Damiano sul sentiero 10 con bella discesa verso Cocquio Trevisago (35 km in tutto).
Peccato perchè la giornata era splendida e doversi poi sedere per pranzo chiusi in casa è stato davvero uno spreco… Deluso

Quarta uscita corso alpinismo: Denti della Vecchia

Con grande soddisfazione ho raggiunto la cima più alta dei famosi Denti della Vecchia: Sasso Grande (1495 m). Era da anni che volevo andarci e che li individuavo da tutte le angolazioni (annoiando Federica e distraendomi dalla guida). 3 tiri di corda di 4b-4c (anche se sulla guida che ci ha inviato il direttore del corso è un 5b!) e siamo in vetta. Qualche problema a partire a causa di un piccolo “strapiombino” e delle mani e braccia ghiacciate dalla lunga attesa e dalla magliettina estiva… una volta coperto si poteva ragionare meglio! Solo un breve volo lungo un facile diedro a causa della non ancora consolidata dimestichezza con l’aderenza delle scarpette. Firmiamo il libro di vetta, aspettiamo che altre cordate finiscano la salita per scendere insieme da un “sentiero” verticale da “dis-arrampicare” in discesa, slegati… molto più pericoloso e preoccupante della salita, ma si fa. Il margine di errore rasentava lo zero! Il cielo si fa sempre più scuro e minaccioso, si iniziano a sentire voci di rientro, saggie e rincuoranti… ma lungo il sentiero per tornare alle auto (2 orette) ci facciamo ingolosire (io ero già soddisfatto così a dir la verità) dallo spigolo del Sasso Palazzo (difficoltà 5c). Io purtroppo salgo per ultimo e a metà della parete inizia a grandinare e dall’alto mi consigliano di calarmi. Peccato, dopo aver superato la prima parte più ostica (imprecando e faticando non poco) ero ormai lanciato e stavo progredendo. Rientriamo sotto un acquazone tutti contenti ma stanchi. Fra due settimane si replica, forse sul granito (mentre qui era dolomia/calcare).
Sicuramente ho ancora tanto da imparare e soprattutto ho ancora un po’ di paura che mi irrigidisce e mi fa stancare subito… non sono sicuramente un climber innato, speriamo solo di riuscire ad imparare a salire in sicurezza vie di quarto grado, il che mi basterebbe per poter salire su moltissime cime famose e desiderate. Alla prossima allora, sperando nel sole!

La via est del Sasso Grande e la cima

Si firma il libro di vetta

Lago di Lugano

Denti della Vecchia

Le nuvole avanzano

Cima Sasso Grande vista dal Sasso Palazzo

Spigolo del Sasso Palazzo (5b)

zoom sulla Cima Sasso Grande