Archivi del mese: gennaio 2010

Sport mordi e fuggi questo weekend

Causa esame imminente (martedì) non mi sono lanciato in scialpinistiche o oltre attività impegnative… il gruppo solito degli scialpinisti CAI Varese questo weekend si era preso una pausa, l’alternativa era di tornare per l’ennesima volta sul Gradiccioli, con Sandro e amici… ok, saremmo saliti da un altro versante, ma poi l’ultimo pezzo di salita sarebbe stato uguale a quello percorso due settimane fa… non amo ripetere, quindi alla fine me ne sono rimasto a casa e ho fatto un rapido giretto in mtb, con la scusa di dover provare la ruota anteriore, dato che la scorsa volta ero uscito ancora con l’anteriore vecchia e la posteriore nuova, causa pneumatico “birbantello”…
Sono andato a cercare sentieri che vedevo tutti i giorni, per 5 anni, quando andavo a lezione al Politecnico in treno… sentierino, tu mi tenti? E io te magno! Ovviamente si tratta di sentierini che si percorrono in pochi minuti in discesa, ma non potevo fare a meno di pedalarci almeno una volta… la zona è quella del ponte delle Ferrovie Nord tra Varese e Malnate… ambientazione di tipica archeoligia industriale.
Quando ormai ero sul asfalto per ritornare a casa mi si smonta in mano il comando del cambio posteriore… ops! Per fortuna da lì (viale Belforte) a casa è tutta pianura (a Varese è un caso più unico che raro!), perchè non potevo più cambiare e avevo ingranato il rapporto più duro…
Sarà stata chiaroveggenza, ma pochi giorni fa avevo ordinato via internet una nuova coppia di comandi cambio… questi ormai avevano giochi pazzeschi (soprattutto questo che si è smontato)… dico smontato perchè forse riesco a rimetterlo in sesto, sempre che non abbia perso un pezzo, perchè ho questo brutto presentimento… comunque li monterei sulla vecchia front della Fede, a cui mancano ancora dei pezzi perchè possa tornare su strada nelle mani di qualche nuova biker!
Ieri invece veloce puntatina sulla sempre bella pista di fondo di Brinzio… in compagnia di Marco. 1 ora, 2 giri di pista, il cardiofrequenzimetro mi ha registrato valori altissimi, infatti ero stanco morto… era la prima volta che facevo fondo con un socio più veloce di me e quindi è stata la volta buona per cercare di incrementare allenamento e tecnica.
Domenica prossima se il meteo regge voglio tornare a salire con le pelli!

P.S.: ho trovato il pezzo che mancava… era finito per terra nel smontarlo dalla bici…

Ricognizione giro mtb: San Clemente – Santa Caterina

Simpatica la discesa “down-hill”, bella ripida… altrimenti alternativa meno ripida ma con sassi belli massicci… roba per bikers duri comunque!
Al massimo quel tratto si fa a piedi per chi non se la sentisse…
Il giro è sui 30 km (nel giro ufficiale apporteremo qualche piccola modifica tra cui quella di percorrere l’anello “lacuale” al contrario rispetto ad oggi…).
Difficoltà: MC-BC (solo in qualche breve tratto).

Nuove ruote per la mia mtb

Ho cambiato le scarpe, non le suole, alla mia biciclettina…A bocca aperta
Fulcrum Red Metal 3 2010 (clicca per maggiori informazioni)

Ruota anteriore

Ruota posteriore

Mozzo anteriore

Mozzo posteriore

Addio roulottina

Dopo una trentina di anni di onorato servizio, la nostre roulotte Elnagh Nevada 4 va in pensione… sono cresciuto insieme a questa “lattina”, come si vede dalle foto… è stata protagonista e complice di piccole e grandi conquiste… mi mancherà, ma ormai erano veramente rare le giornate passate in sua “compagnia”, peccato lasciarla lì senza sfruttarla.
Dovessi decidere io ovviamente non chiuderei l’argomento campeggio, semplicemente investirei su una roulotte nuova e la sposterei ogni anno in una valle diversa… ma i miei genitori non sono così interessati alla montagna e i miei zii, coloro che allora con la loro vera passione per la montagna coinvolsero anche i miei… adesso nostro malgrado non possono più godere delle belle giornate all’aria aperta almeno finchè mia zia non si riprenderà dal duro colpo che ha subito.
Colgo l’occasione per dire che se qualcuno fosse interessato per qualunque motivo ad una roulotte, vecchia, ma funzionante (staticamente almeno), noi siamo disposti a regalarla, a patto che ce la portiate via voi…A bocca aperta Altrimenti dobbiamo chiedere l’intervento di qualche ditta specializzata e sono dolori…Perplesso

Già che siamo, scartabellando qualche foto vintage

Questa foto è emblematica: sci ai piedi, stavo approntando una modifica alla mia macchina spaziale con banco di lavoro e attrezzi in plastica…A bocca aperta
Già si vede che non amo sciare in pista, ma preferisco la polvere! Su quel tappetto di polvere ce ne sarà stata, no?!Linguaccia

Un po’ più grandicello (cresima), la mitica Bianchi che ancora uso per gli spostamenti cittadini (ieri sera alle 22 ero in giro con lei…)Sorpresa

Sci alpinismo al monte Gradiccioli

Prima gita intersezionale “7 Laghi” dei gruppi di cicloescursionismo (MTB) della provincia di Varese e non solo…
Una trentina i partecipanti, tutti muniti di ciaspole, tranne il sottoscritto ed Elio che erano invece dotati di sci. Gita identica a quella fatta da me, insieme ad altri 5 amici, l’anno scorso, sempre in questo periodo… e come l’anno scorso si è rivelata una bella gita, ma poco scialpinistica… dei 1450 m di dislivello che separavano Piero di Curiglia (550 m) alla cima del monte Gradiccioli (1935 m), solo gli ultimi 400 si fanno interessanti dal punto di vista discesistico. Devo dire che come l’anno scorso però la discesa dal monte Pola alla capanna Meriggetto merita: neve bella farinosa, perfetta per lasciare una “firma” con qualche curva decente. Peccato che poco sotto la cima abbia perso la seconda e ultima punta dei bastoncini telescopici che avevo comprato, usati, nel kit da scialpinismo… perdendo la punta non potevo più avere la rondellona, che in caso di neve fresca è indispensabile affinchè il bastoncino non affondi fino a toccare il fondo a mo’ di trivella! Che sfortuna! Per un principiante come me, basta un inconveniente così che ti si rovina la discesa: le curve a destra, dove avevo il bastoncino sano mi venivano bene, le curve a sinistra da schifo… peccato! Per fortuna ho già in casa altri bastoncini (sia telescopici che non) per cui non devo comprarli. Non comprate mai bastoncini con la punta che si può svitare… perchè prima o poi con i colpi che prende si svita e la perdete nel momento meno adatto!A denti stretti
Un grazie particolare ad Elio che mi ha sopportato per tutta la salita e parte della discesa… finalmente ho raggiunto la cima del Gradiccioli: l’anno scorso c’eravamo fermati all’anticima causa ritardo… non è banalissimo l’ultimo tratto, per cui ho preferito farlo senza sci… l’unico incoveniente è che affondavamo un po’ troppo. Panorama spettacolare grazie al mare di nuvole sotto di noi e ad un cielo terso sopre di noi…
Grazie anche all’ormai nota organizzazione ineccepibile degli amici del gruppo “7 Termini”/CAI Germignaga che ci ha permesso di rifocillarsi al caldo del rifugio con un ottimo piatto di pasta e abbondanti alcolici… qualcuno, mentre noi faticavamo a raggiungere la vetta, ha pensato bene di fermarsi direttamente al rifugio e portarsi avanti con l’opera di prosciugamento!A bocca aperta
Che dire, alla prossima gita in bici o sulla neve!

Foto di Sandro
Foto di Sergio

Monte Pola dalla capanna Meriggetto

Zona abbastanza frequentata… almeno oggi!

Poco prima di uscire dalle nuvole…

Finalmente il sole!

Sotto di noi un bellissimo mare di nuvole

Viene voglia di nuotare…

Ecco il Gradiccioli: aspettaci!

Sandro e Sergio scendono dal monte Sasso della Gallina per ricongiungersi con noi che stiamo puntando direttamente al monte Pola…

Bianco e nero?

Con le ciaspole salgono dritti lungo la “pista” già battuta… noi con gli sci dobbiamo zigzagare su neve vergine…

la tipica costruzione con sfera meteorologica in cima al monte Lema

Roberta sale decisa

Franco sulle ciaspole: sullo sfondo, in primo piano, il monte Sasso della Gallina

Elio in posa plastica… mentre litiga con gli attacchini che oggi lo fanno disperare…

Elio mi requisisce la macchina fotografica… e inizia a scattare a ripetizione!

I ciaspolatori si fermano qui (monte Pola) per poi scendere di nuovo alla capanna…

Fabiano ci scatta una foto e noi facciamo altrettanto!

Io in vetta al Gradiccioli (che ridere quello zaino, sembra la sacca per il parapendio!). Sullo sfondo in primo piano il Tamaro.

Elio in vetta, sullo sfondo il monte Generoso

Sci (i miei in primo piano e quelli di Elio dietro) e la capanna Meriggetto (1500 m)

Le nostre firme in discesa: quelle mie (la serpentina a sinistra) e quelle di Elio (a destra)

Percorso:

Sci alpinismo al monte Croce in val d’Ayas

Martedì ci si trova in sede al CAI per decidere sul da farsi… era in programma una 4 giorni di scialpinismo in val di Susa, ma visto il maltempo previsto abbiamo preferito una 2 giorni di ripiego in val d’Ayas… ho dormito però nella roulotte di Fabiano e non nella mia… tutt’altra storia, molto più confortevole! Ma già si sapeva…
Il meteo doveva essere buono almeno in mattinata per poi forse peggiorare nel pomeriggio… ha iniziato a nevicare ormai verso sera, la gita è stata per gran parte al sole con cielo terso. Bellissimo!
Il secondo giorno invece niente pista come avevamo programmato, perchè Roberto accusava ancora qualche dolore alla schiena causa un’insaccata per un “volo” durante la scialpinistica… peccato, anche se nevicava quindi anche in pista non sarebbe stato troppo divertente.
Mangiato come dei maiali affamati, bevuto come delle F1 sul rettilineo di Monza!A bocca aperta
Qui la descrizione di Roberto.
Ma veniamo alle foto della gita:

Fabiano e Gianni quasi giunti ad un pianoro…

Ecco il pianoro

Un traverso delicato, in fondo il passo e la cima

Dobbiamo stare alla larga da questa cima, nota per le sue scariche (così dice il libro)

Equilibrio precario di Gianni senza rampanti

Fabiano perde un bastoncino che scivola un po’ più in basso…

Roberto con breve dietro-front lo recupera tempestivamente

Molti sassi spuntano soprattutto nei tratti più ripidi… in discesa dovremo evitarli!

Altro traverso delicato

Si percorre uno alla volta, gli altri stanno all’occhio per eventuali “avvisi” del pendio…

Ripido zig zag fino al colletto, dove mi fermo anche perchè con gli sci non si va oltre (tranne Roberto)

Ultimo strappetto prima del colle

 

io aspetto che Gianni esca fuori al sicuro dal traverso… poi riparto

dal colle: Cervino, gobba di Rolin…

gli impianti di Cervinia arrivano fin lì

il Cervino, a volte si è scoperto…

Roberto indossa casco e telecamera, penso alla discesa, invece è per gli ultimi metri di salita…

Salendo di qui sarebbe stato facile, ma credendo di dover
proseguire con gli sci sono stato più sul  pendio che in cresta… e mi
sono trovato nelle canne dopo aver tolto gli sci… neve durissima,
quasi ghiaccio, hai voglia a scalinare con gli scarponi… ultimo passo
prima delle roccette, scivolo per 3 o 4 metri, penso al peggio, sono
nella cacca! Sono senza guanti e provo a fermarmi con le unghie nella
neve dura… lascio le impronte delle dita con qualche goccia di sangue
qua e là… scena cruenta, ma conclusa bene perchè finisco con gli
scarponi nei buchi che avevo appena fatto in una zona con neve meno
dura… se non c’erano quelli proseguivo in scivolata per qualche
centinaio di metri lungo il pendio! D’ora in poi picozza sempre nello
zaino, che me frega! Almeno sono più sicuro! Avevo i ramponi nello
zaino, ma senza la possibilità di tenersi anche con le mani non mi fido
a progredire sul ripido, anche se per pochi metri… per oggi mi fermo
al colle, sono già più che soddisfatto e non me la sento di rischiare
ancora. Peccato perchè poi mi diranno che a parte quello scivolo non
c’erano altre difficoltà… ripeto, piccozza e via! Va beh, pensiamo
alla discesa che sarà un bel casotto con ‘sta neve che un metro è
durissima e un metro è crosta non portante… Meno cadute del previsto
per quanto mi riguarda, nessuna “catastrofica” con ribaltamenti e/o
sgancio degli sci… la parte finale è stata anche divertente su neve
trasformata…

Traccia gps di salita e di discesa: 12 km in totale

sulla carta 1:25000

Grazie a Roberto, Gianni e Fabiano per avermi portato con loro… è la mia prima scialpinistica della stagione! Avevo proprio voglia di ricominciare.
Qui un report della gita… indicata con difficoltà BS (buon scialpinista) e non MS (medio scialpinista) come scritto sul libro… a conti fatti c’è sembrata un po’ ottimistica come classificazione, non solo per la lunghezza (1200 m di dislivello), ma anche per qualche tratto ripido e qualche traverso… comunque molto bella e sicuramente più facile con un innevamente migliore.

Qui la descrizione della gita.

Vacanzina in Vallè

Oggi pomeriggio si parte per una 3 giorni in Val d’Aosta… si dorme nel solito campeggio e si fa pista nel caso di brutto tempo (purtroppo annunciato) o scialpinismo se si aprisse una finestra di bel tempo… siamo in 4, gli altri 3 sono tutti scialpinisti con 25 anni di esperienza! Speriamo non mi facciano sudare 7 camicie… anzi 7 micro-pile… perchè non li ho!A bocca aperta
Dovevamo fare una 4 giorni in val di Susa, ma causa maltempo ripieghiamo su una cosa più economica e tranquilla… non valeva la pena di andare fino a là per poi rimanere in albergo/rifugio causa bufera…
Si torna venerdì sera, poi domenica c’è la ciaspolata/sci-alpinistica con i gruppi mtb del varesotto…

Cervinia: via col vento

Ieri con Strozza (Luca) siamo andati a Cervinia per sciare in pista… giusto il tempo di vedere il Cervino scoperto (commovente) che è arrivata una bufera di vento pazzesca, raffiche a 75 km/h e -20°C! Piste chiuse, scendiamo a Valtournanche (Cime Bianche), impianti aperti, ma vento in quota pauroso, quindi si scia quasi tutto il giorno sulla pista più bassa, con salita dondolante sulla funivia… che giornata! E’ la seconda volta che provo ad andare a sciare a Cervinia (3 anni fa credo la scorsa volta), ma per ora è sempre finita così… che la terza si quella buona? Comunque sempre più convinto della conversione alle pelli di foca! Tutto un altro mondo, io mi sento un pesce fuor d’acqua in mezzo a questi pistaioli modaioli… tutti in coda per pagare lo skipass, poi nessuno in pista per il vento! Contenti voi…shhhhh!

Giretto di capodanno

Primo giorno dell’anno in bici sulla Martica, con lungo tratto finale nella neve… ormai non pedalabile.

Le cappelle del Sacro Monte

Sandro… verso l’infinito e oltre!

Sega a capodanno, sega tutto l’anno? Incominciamo bene…A bocca aperta

Sentivo un rumorino strano… azz! Mi sembrava di averle cambiate ieri… e invece hanno già 950 km da Luglio… OPS!