Archivi del mese: settembre 2009

Farfalle, fatine e sirenette… ecco la Rocky Mountain della Fede!

In questo modo non posso nemmeno pensare di usarla come muletto… dopo 100 m mi avrebbero inequivocabilmente dichiarato dell’altra sponda (con tutto il rispetto per loro!)… Dopo un lungo lavoro per rimuovere i rovinatissimi adesivi originali (ormai illeggibili e bruttissimi da vedere), abbiamo pulito bene il telaio tornato bianco come una mozzarella… per poi riempirlo di adesivi (gratis, grazie ad una nostra ex-compagna) raffiguranti appunto fate, sirene e farfalle… A bocca aperta
Certo farà un certo effetto vederle tutte infangate dopo un giro off-road! Cambieranno espressione?! Linguaccia

Triangolo Lariano

Bellissimo giro, meteo miracoloso (visto le previsioni iniziali), bel numero di partecipanti: 68 km (siamo rietrati su asfalto da Bellagio, tutti, grandi!), 1700 m di dislivello accumulato! Alla Fede devono dedicare un monumento a Como, magari di fianco al Tempio Voltiano!A bocca aperta Certo, molti tratti sterrati l’ha fatti a piedi (perchè esposti o ripidi o tecnici)… ma è stata grandissima! Il chilometraggio così “importante” però ha fatto sì che il numero di insulti crescesse a dismisura… credo ci sia un legamo esponenziale tra i km percorsi (e soprattutto come) e gli insulti ricevuti!Triste

Sulla funicolare
 

Eccoci a Brunate
 

La fine di una delle tante rampe micidiali
 

“Pieghe geologiche”
 

 

Grigna, Grignetta e il gruppo…

Resegone e Corni di Canzo

Il famoso muro di Sormano… noi ci siamo arrivati dall’alto.

il ramo di Lecco

La Fede e in fondo i Corni di Canzo

il resto del gruppo sale faticosamente fino al colle sotto al monte San Primo

La Fede e i puledri… notare la maglia Rosa!

Bello, eh?!

in vetta al San Primo
 

 

Discesa tecnica

Sergio beccato in fallo!A bocca aperta

 

Sostituzione olio ammortizzatore mtb

Dopo 4 anni di intenso utilizzo l’ammortizzatore della mia mtb aveva sicuramente bisogno di essere revisionato anche nell’idraulica (si, perchè la parte aria l’avevo già revisionata 1 anno fa circa). Ovviamente per scoraggiare i meno “esperti” su tutti i manuali c’è scritto che l’operazione non si può eseguire in casa, perchè pericoloso e perchè nececessari strumenti particolari… ora, che sia potenzialmente pericoloso se non si prendono le precauzioni giuste e se non si sa esattamente in ogni momento cosa si sta facendo… non c’è dubbio! E’ per questo che, come al solito, prima di agire ho pensato e ripensato a cosa fare… il web aiuta moltissimo, ultimamente anche youtube (utilissimo ad esempio questo video: http://www.youtube.com/watch?v=iQQY1G9HRP4).
Da questo punto di vista Rock Shox è la migliore: manuali e video per la manutenzione non sono tenuti segreti! Peccato che il mio ammortizzatore attuale sia un Manitou che appunto non mette a disposizione il manuale per la manutenzione della parte idraulica, che però ricorda di far eseguire 1 volta all’anno, spendendo ogni volta circa 100 euro!
L’unica difficoltà che ho trovato è quella di re-pressurizzare la camera IFP di espansione… in origine viene pressurizzata con azoto (gas inerte che non modifica le sue proprietà con la temperatura, ecc…), ma non ci sono grosse differenze nell’usare aria (composta tra l’altro al 78 % di azoto). Certo a 250 psi (questa è circa la pressione a cui va gonfiata quella camera) un po’ di umidità condensa, ma non è la fine del mondo e comunque se proprio ci teniamo basterebbe passare da un gommista dotato di bombola di azoto per gli automobilisti più esigenti.
Questa operazione ancora non l’ho eseguita perchè mi devo procurare un nuovo ago per gonfiare i palloni… l’avevo ma l’ho modificato irrimediabilmente per lo spurgo dei freni tempo fa… costa 1 euro, devo solo trovarlo.
L’ammortizzatore comunque funziona come prima, perchè anni fa avevo già inavvertitamente scaricato la camera gonfiata a 250 psi e da allora sono andato in giro così… scalcia un po’ nel rebound (ritorno), ma a breve lo sistemerò una volta per tutte… ormai mi sono documentato a dovere… quindi non mi resta che rimandarvi alla prossima puntata! Fatto questo posso dire di poter eseguire la manutenzione completa alla mia mtb… era l’ultimo “ostacolo” da superare! Fico!A bocca aperta Poi passerò all’ammortizzatore della moto… chissà se in 10 anni gli hanno mai cambiato l’olio… negli ultimi 6 sicuramente no!A bocca aperta

Dopo qualche giorno e un’uscita (Triangolo Lariano) con la bici che scalciava violentemente negli ultimi mm di escursione durante la riestensione, ieri sono riuscito a ricaricare la camera IFP a circa 125 psi… ho dovuto combattere non poco con l’ago artigianale che ho costruito unendo un ago per iniezioni sottocutanee e uno per gonfiare i palloni! Ho saldato il tutto con lo stagno per evitare perdite di aria… infatti all’inizio, non avendolo fatto, perdeva pressione ovunque… poi pian piano, controllando ogni volta in una bacinella piena d’acqua, ho “tappato” ogni punto da dove usciva aria… Adesso sembra funzionare, ma la prova finale, come sempre, la darà solo la strada!

Parte idraulica in morsa e olio all’interno dello stelo

Lock-out aperto

Lock-out chiuso

Vista d’insieme

Ecco il sistema adottato per gonfiare la camera ad alta pressione IFP)

Ecco gli aghi saldati con lo stagno per evitare perdite d’aria

San Lucio – bocchetta di San Bernardo in mtb

Oggi la Fede non era in forma (sebbene in settimana l’avessi portata fin su al Forte di Orino partendo da casa in bici)… quindi arrivati al San Lucio (per la terza volta questa estate!), abbiamo lasciato andare su al Gazzirola gli altri, mentre noi due siamo stati a prendere il sole (o il freddo) per 2 ore abbondanti… gli altri, tornati vittoriosi dalla cima, si sono uniti nuovamente a noi per proseguire passando vicino ai Denti della Vecchia (che mi hanno sempre affascinato e che voglio prima o poi scalare!). Siamo poi giunti alla bocchetta di San Bernardo da cui per facile discesa (facile per tutti, ma non per la Fede, che ci ha “lasciato” un ginocchio”…) siamo tornati al paese da cui siamo partiti, Cimadera.
17 km di giro (qualcuno in più chi è salito al Gazzirola), 500 m di dislivello (un bel po’ di più chi ha fatto il giro lungo)… peccato, mi sarebbe piaciuto chiudere il “trittico” dei mezzi di trasporto con cui ho raggiunto la cima del Gazzirola… manca solo la mtb! Ma ogni tanto ci vuole qualche sacrificio per la propria Fede!A bocca aperta Non potevo certo lasciarla da sola per 2 ore al San Lucio… sarà per un’altra volta, ma tra taaaaanto tempo, per un po’ ho chiuso con la Val Colla, ci sono stato un milione di volte ormai!Sarcastico Ci sono tante altre belle valli che ci aspettano!Linguaccia

Pausa con vista sul Gazzirola

La Fede piccola piccola davanti alla mole del Gazzirola… anche lei c’è già stata in cima, ma con la ciaspole!

Numerosi bikers tedeschi raggiungono la chiesetta del San Lucio

Cavalli vapore e… cavalli

Eccoli in cima con lo zoom!

Si riparte

Pochi attimi prima che la Fede decida di ribaltarsi!Deluso
 

Nara Puscett: il giro ufficiale

Spettacolare giornata con cielo terso, sole e aria frizzantina… perfetta! Sorpresa alla partenza siamo in 19! Wow, che partecipazione! A metà salita ci raggiungono altri 3 ragazzi, siamo quindi in 22… un bel gruppone per un giro bello tosto! Complimenti a tutti gli amici bikers che latitavano da mesi… ottima ripartenza! A fine giro intervento sui freni post di Corrado… cambio pastiglie su prato, con pubblico che incitava a fare in fretta (avevano tutti fame!)… sembra che l’operazione sia riuscita, non senza qualche difficoltà iniziale… ma quante mollette usano quelli della Avid!?Sarcastico

Si parte… poco dopo le prime rampe!

Almeno però si gode di ottimo panorama… saliremo fin sopra quelle casette!

Momento di pausa

Bei pratoni verdissimi

Tutti in fila con in mano una mela ciascuno… appena donata da un locale!

Si sale su tornanti

Le indicazioni non mancano

Punto panoramico
L’Adula… forse sabato prossimo…

Si vede che sono innamorato di quella montagna?!

Verso il rifugio Capanna Piandios

Le micidiali rampe al 30% di pendenza…

Ecco Corrado superare il rifugio…

Dopo una lunga pausa pranzo, si scatta una foto di gruppo!

Zoom sugli acrobati del lavatoio…

Discesa su pratone

Mucche e pareti spettacolari

C’è chi buca e chi ne approfitta per farsi una scorpacciata di mirtilli (me compreso!)

Ogni tanto lungo la discesa ci si ferma per ricompattare il gruppo