Salita, salita e ancora salita… Notare le pendenze assurde incontrate anche su asfalto (vedi cartello nella foto!): si è al limite del ribaltamento sia in salita che in discesa! Poi, dopo che ci si è sbriciolati i muscoli lungo una salita inifinita su asfalto, condita per di più con inclementi discese che in pochi metri fanno perdere parte del dislivello guadagnato, inizia lo sterrato… in salita ovviamente! Per un bel po’ ho pedalato lungo un percorso che feci l’anno scorso sempre in questo periodo… poi, causa meteo instabile e postumi da raffreddore potente, mi sentivo deboluccio ed avevo i brividi… forse la lunga traversata che mi avrebbe portato fino al monte Bisbino la lasciamo per un altro giorno! Però non sia mai che faccia dietro front e così seguo i cartelli mtb sfizzeri… sconfino in Italia, in quel dei Piani degli Alpi (bellissimo sterratone larghissimo)… Poi seguo per Erbonne, dove a causa di un cartello ingannatore ho perso una mezzoretta a salire lungo un pendio non pedalabile, concludendo solo dopo un po’ che doveva esserci qualcosa di strano! Ritornato sul luogo del delitto (di cui è stato testimone un tizio che bastardissimo ha pensato bene di non dirmi nulla mentre mi vedeva lanciato su un sentiero completamente cannato!)… mandato mentalmente a quel paese mi sono riagganciato al sentiero “giusto” che mi ha portato, tramite una bellissima “ciclo-pedonale” sterrata, esposta e tortuosa, a Scudellate… paesino aggrappato alle pendici del monte Generoso. Da lì, su asfalto, sono precipitato nuovamente a Muggio, da dove alternando l’asfalto con tratti in sterrato sono tornato di nuovo a Mendrisio… Massacrante perchè anche al ritorno si incontrano strappetti più o meno lunghi in salita! Da Mendrisio a casa ho seguito più o meno lo stesso percorso dell’andata (passando dalla dogana di Gaggiolo). Monte Bisbino sei nel mio mirino… prima o poi sparo, puoi scommeterci!
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