Archivi del mese: febbraio 2013

Feil p.2442 m da Stierva (Grigioni)

Verso la "vetta" del Feil

Verso la “vetta” del Feil

Qui la mia relazione su Hikr.

La prima uscita dopo l’ufficializzazione del mio inserimento nell’organico della scuola di Alpinismo e Scialpinismo del CAI Varese… che dire, ne sono stra-orgoglioso! Vedremo se ne sarò all’altezza. Per ora sono quindi Aspirante Istruttore Sezionale di Scialpinismo, perciò per due annetti sarò in prova. In questa nuova avventura sono in compagnia di Carlo. Altri ex corsisti dell’SA3 dello scorso anno verranno inseriti l’anno prossimo.

L’Alfa Mito se l’è cavata anche oggi a pieno carico: 4 persone + zaini + sacche scarponi + sci e bastoncini. Di più proprio non si può, infatti è omologata per 4 persone (volendo pagando un extra c’era la possibilità di omologarla per 5, ma per la legge della conservazione della massa è stato meglio così). Direi che ormai è promossa a pieni voti come auto per le trasferte scialpinistiche della “famiglia”… anche perchè non ce ne sono altre!  🙂

Monte di Salmurano, val Gerola (SO)

Vetta del monte Salmurano

Vetta del monte Salmurano

Qui la mia relazione su Hikr.

Qui le mie foto su Picasa.

Seconda uscita dell’SA1 con Antonella in veste di allieva ed io in veste di infiltrato/ripetente.

Alpe Devero: prima uscita SA1

Devero_SA1_2013 002

Anto eschimese

Qui le mie foto.

Finalmente ieri si è svolta la prima uscita del corso SA1 2013 CAI Varese, a cui Antonella si è iscritta. Con la scusa di accompagnarla mi sono aggregato anch’io. La prima uscita si sa, non è nulla di entusiasmante: non si raggiunge nessuna cima, ma si vaga un po’ per boschi per far prendere confidenza con l’attrezzatura i neofiti. Antonella è avvantaggiata, questa fase l’ha dovuta forzatamente superare alla sua prima uscita al monte Cazzola, ormai 2 mesi fa. Ed infatti ieri nelle inversioni era la più brava del nostro gruppetto. Monica invece ha avuto qualche difficoltà in più, ma la capisco perché ha degli sci vecchio stile come i miei, quindi stretti e molto lunghi, non tanto comodi da far girare. Ma deve essere fiduciosa, poi si impara. Nel nostro gruppetto c’erano anche Elisa e Alberto, determinati e attenti, bravi! Istruttore del nostro gruppetto era Andrea C., che ha mostrato hai suoi allievi il profilo stratigrafico, gli accumuli di neve soffiata, la crosta da rigelo, ecc… Per fortuna al mattino siamo stati riparati dal vento, così siamo riusciti a salire in tutta rilassatezza fino al lago di Devero, sopra Crampiolo. La discesa nel bosco e poi per stradina ha un po’ traumatizzato Monica, che si aspettava invece di provare la sua prima discesa fuoripista, su pendii più aperti. Qualche caduta, ma niente di grave, anche per questo deve solo avere pazienza, si impara col tempo. Antonella invece non è mai caduta, proprio perché sta iniziando a prendere confidenza con la neve non battuta, ed è solo alla sua quarta uscita (anche se questa non la considero una gita da inserire nel mio registro). Da Crampiolo in giù è più sci di fondo che scialpinismo. Le ragazze quindi si stancano in fretta a furia di racchettare. Arriviamo alla biglietteria degli impianti, pronti per sciare in pista nel pomeriggio. Antonella mangia velocemente un panino ed è pronta, le altre due ragazze invece se la prendono con più calma e ci raggiungono dopo. In cima agli impianti c’è effettivamente un vento fortissimo, addirittura l’impianto più alto è chiuso. La neve a tratti è un po’ ghiacciatina, ma cercando i punti in cui si accumula la neve più morbida riesco a divertirmi pure io con i miei sci. Sciamo fino all’orario di chiusura, anzi l’ultima discesa la facciamo mentre i gatti sono già in azione. Le ultime due discese le faccio seguendo Michele, Chiara e Raffaele che fanno a gara a chi scende più veloce. Le lenti a contatto in certi momenti le ho sentite staccarsi dal bulbo oculare: penso di aver raggiunto una velocità transonica! 🙂 Ancora tutto intero raggiungo Anto che nel frattempo si era fermata al bar con le altre ragazze, stanca, ma soddisfatta. Certo in pista non è una scheggia, ma scende dappertutto senza perdere il controllo. Torniamo alle auto e poi tutti dentro alla cooperativa sociale di Croveo, chi per una cioccolata calda (io e Anto), chi per un più soddisfacente piatto di affettati e formaggi, con un bel birrozzo (mannaggia, non avessi mangiato i panini durante la risalita in seggiovia, me lo sparavo anch’io).

Che dire, il gruppo sembra ottimo, Anto sembra contenta, direi che si può essere più che soddisfatti!