Una full-suspended sospesa per aria

Ora anche la mia mountain bike può dire di guardare le altre mie vecchie bici dall’alto in basso! Era gelosa della moto, dotata di ben due cavalletti da officina (uno per l’anteriore, l’altro per il posteriore)… In più, con tutti i salti che le sto facendo fare nelle ultime uscite… ci ha preso gusto a star per aria! E allora via dal ciclista a comprare l’ennesimo cavalletto d’officina: questa volta, però, la spesa è stata molto contenuta… dovevate vedermi in moto con il cavalletto legato con gli elastici al portapacchi sopra al baule! Le macchine che affiancavo si cagavano in mano a vedere sfrecciare, a pochi centimetri dalla loro preziosa carrozzeria, un’accozzaglia di aste metalliche saldate tra loro… Il prodotto fa il suo sporco lavoro, certo non è un progetto impeccabile: ha 3 ganci, uno dei quali non “prende” nulla, dato che è posizionato con un angolo diverso da quello assunto dal forcellino al quale dovrebbe agganciarsi… Comunque due punti di aggancio sono sufficienti e la bici risulta stabile. E’ veramente comodissimo per lavorare sul carro posteriore (sicuramente la zona della bici che richiede più cure): regolare il cambio alla perfezione diventa un gioco da ragazzi… si può far girare i pedali quanto si vuole e nel mentre correggere il tensionamento del cavo del cambio per regolarne il funzionamento. Si può pulire e lubrificare la catena in modo maniacale, controllare l’allineamento della ruota, delle pastiglie del freno, ecc… Ad esempio ieri mi sono accorto di avere un raggio della ruota posteriore completamente molle: smontato il pneumatico ho tirato il raggio ripristinandone la corretta tensione.
 

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