Alto Vergante in MTB con il CAI Gallarate

Bellissimo cross-country (marathon) di 45 km nei pressi del monte Cornaggia, monte Falò e Mottarone…
In compagnia del gruppo MTB del CAI Gallarate il 21 Ottobre 2007 ci siamo prodigati nell’affrontare il duro giro dell’Alto Vergante…
Gran cross country classico molto vario e divertente su fondo misto caratterizzato da un susseguirsi di salite e discese. Data la lunghezza e la presenza di strappi in salita anche molto impegnativi è richiesto un buon allenamento. Le discese, in prevalenza larghe e veloci, non presentano difficoltà tecniche di rilievo salvo qualche tratto un po’ sconnesso che richiede un po’ d’attenzione.

Itinerario: Si parte a pedalare su asfalto dal parcheggio del supermercato imboccando sulla dx. via Barro. Si prosegue sempre dritti su asfalto sino alla fine dell’asfalto dove si incontra una sbarra (inizio dello sterrato). Si oltrepassa la sbarra seguendo le indicazioni per il Monte Barro – Pecorino (segnavia giallo S6). Tralasciato un bivio sulla dx. inizia ben presto la salita al monte Barro con rampe anche molto ripide e ai limiti della pedalabilità. Si prosegue in salita fino ad arrivare ad un curioso punto dove emergono dei panettoni di terra friabile chiara (evidente punto di riferimento). Si gira qui a dx. e si prosegue con pendenza inferiore fino ad incontrare in bivio dove si svolta a sx e dopo pochi metri ad un altro bivio dove si prende ancora a sx. una veloce gippabile in discesa che diventa subito asfaltata. Si prosegue in discesa oltrepassando la frazione di Pecorino e, superati alcuni tornanti, si perviene ad un bivio dove si prende a dx seguendo l’indicazione per Pezzasco. Siamo qui giunti nella valle del torrente Agogna, affluente maestro del Po, che nasce alle pendici del Mottarone. Si oltrepassa l’Agogna su un bel ponte di pietra dove riprende lo sterrato in prossimità di un maneggio. Si costeggia lo steccato bianco fino ad incontrare una cappelletta sulla dx. dove bisogna svoltare a dx di 90°. Si prosegue mantenendosi su questo viottolo fino ad incontrare una casupola gialla (bivio) dove bisogna prendere la sterrata a dx.
Proseguendo sempre dritti si giunge su una strada asfaltata che collega Pisogno a Miasino dove occorre girare a sx in direzione Miasino. Giunti alla strada principale si svolta a dx in direzione Armeno. Dopo un paio di km occorre svoltare a dx prendendo un viottolo sterrato (segno per MB con freccia) che attraversa dei poderi con fattorie (attenzione ai cani liberi !); trascurando i bivi ci si mantiene su questo viottolo fino ad arrivare ad Armeno che rimane comunque a vista. Giunti all’asfalto si prosegue dritti seguendo delle frecce bianche per terra. Si entra quindi in paese avendo cura di girare a dx seguendo le indicazioni per Coiromonte. Si avanza quindi in salita su strada asfaltata che esce dal paese fino ad arrivare ad un punto in cui sulla sx è indicato l’agriturismo San Michele. Si svolta quindi a sx in leggera salita. Si prosegue sempre dritti costeggiando il torrente Ondella, affluente dell’Agogna. Giunti ad un tornante si prosegue dritti (frecce e segnavia bianco-rosso). Il percorso si fa ora duro con rampe impegnative e poco pedalabili. Dopo aver superato un paio di guadi si incontrano altri due bivi dove occorre sempre proseguire dritti seguendo le frecce bianco-rosse. Affrontata una ripida rampa e dopo aver tralasciato una sbarra sulla sx si perviene ad un ulteriore bivio dove bisogna prendere a dx in leggera discesa (sempre segnavia bianco-rosso) al termine della quale si perviene ad un guado dove il sentiero termina in prossimità di una staccionata che occorre scavalcare. Si prosegue ora a dx in salita fino ad arrivare ad un casolare posto su un’erta erbosa. Lasciato il rudere sulla dx si avanza spingendo la bici su ripido pendio fino ad arrivare ad un altro steccato che occorre scavalcare. Inizia qui un ripido sterrato che conduce in breve all’abitato di Coiromonte.
Giunti all’asfalto si svolta a sx in discesa fino ad arrivare ad un bivio sulla sx dove è indicato il campo sportivo – giochi per bambini che va preso in salita. Poco più avanti si perviene ad un altro bivio dove occorre svoltare a sx costeggiando una rete verde. Oltrepassato il campo sportivo si perviene ad un trivio presso una cappella sulla sx dove occorre prendere il sentiero di mezzo. Da questo punto in poi si segue sempre l’indicazione per Gignese tralasciando tutti bivi non segnalati. Si attraversano fitti boschi di castagno su sentiero piuttosto largo e pedalabile alternando salite e discese. Ad un certo punto si perviene ad un evidente bivio contrassegnato da segni blu e rossi. Si trascura il sentiero a dx in netta discesa e si prosegue dritti. Mantenendosi su questa traccia si perviene dopo bella discesa all’asfalto della provinciale dell’Alto Vergante poco prima dell’abitato di Gignese. Proseguendo dritti e oltrepassato un ponte sull’Agogna, nei pressi della vecchia miniera, si perviene ad un bivio con evidente rampa cementata sulla dx dove è indicato il segnavia giallo per l’Alpe Canà. Siamo qui giunti presso il punto più a Nord dell’itinerario da cui si prosegue in direzione Sud per fare ritorno a Invorio. Si sale quindi su tale rampa e ci si mantiene su sterrata in salita superando alcuni tornanti. Si perviene quindi sulla sommità di un cordone morenico da cui si dominano le colline circostanti. Si prosegue sempre verso Sud in discesa fino a pervenire ad un quadrivio (cappella) dove occorre svoltare a dx in discesa. Superato un masso erratico sulla sx si perviene ad un ulteriore bivio dove occorre prendere la sterrata in salita contrassegnata dal segnavia giallo (sentiero V, cinque romano) per Invorio. Da questo punto in poi non si dovrà mai più abbandonare il sentiero V per Invorio avendo cura di tralasciare gli innumerevoli bivi successivi riportanti indicazioni diverse dal segnavia V (es. Armeno, Colazza, Sovazza, Ameno).
Si pedala sempre su cordoni morenici spartiacque tra la valle dell’Agogna e il Lago Maggiore alternando tratti molto panoramici a fitti boschi di castagno. Superati dopo lunghi tratti di sali – scendi il Giogo del Cornaggia e l’Alpe del Bosco, si perviene alla Cappella del Vago da cui la sterrata si fa larga e dal fondo compatto. Si prosegue in direzione Invorio – Pecorino fino ad arrivare al bivio sulla sx. da cui si è provenuti all’andata (salita per il monte Barro). Qui occorre invece proseguire per pochi metri in discesa prendendo il successivo bivio a sx in prossimità di un tornante. Si prosegue ora per stretto sentiero fino ad arrivare in breve ad una frazione abitata dove occorre svoltare a sx. Inizia ora il rientro finale a Invorio per una veloce sterrata dove non mancheranno alcuni strappi in salita. La discesa finale, seguendo sempre a ogni bivio le indicazioni per Invorio, è divertente e assai godibile.
Arrivati a fine discesa termina la sterrata e si incontra l’asfalto. Svoltando a sx nei pressi di una cabina ENEL si ritorna in via Barro e di qui alle macchine.

Le foto di Matteo (che durante il giro ho scoperto essere mio compagno di università! Pure lui ing. aerospaziale!) http://picasaweb.google.it/darkmat2/UscitaCAIAltoVergante

Le mie foto:

Rottura telaio

  

 

 

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